La Sicilia è famosa senza dubbio, in prima istanza, per le sue belle spiagge. Trattandosi di un isola situata a Sud dell’Europa può vantare un mare cristallino e un sole splendente: questo induce la maggior parte dei turisti che affollano la regione e recarvisi per godere del relax e del caldo di questi luoghi, oltre che della cucina siciliana.
In questo articolo però vogliamo andare un po’ controcorrente segnalando i principali parchi e catene montuose della Sicilia, per chi volesse fare un giro turistico leggermente diverso dai soliti standard.
La catena dei Monti Peloritani
Qui siamo in provincia di Messina, nella zona nord-orientale della Sicilia. I monti Peloritani si estendono per circa 65 chilometri di territorio da Capo Peloro ai Monti Nebrodi. I loro confini toccano la zona dell’Etna all’altezza del fiume Alcantara (famoso per le sue splendide gole) fino a giungere a sud dei Giardini di Naxos, costituendo un anello molto affascinante dal punto di vista naturalistico. Proprio approfittando della vicinanza a questi luoghi, qui vengono organizzate molto spesso escursioni di trekking o semplici passeggiate che toccano tutti questi luoghi.
I monti Peloritani (assieme ai Nebrodi, alle Madonie e ai monti trapanesi e palermitani) costituiscono l’Appennino siculo. Le cime più alte di questa catena sono la Montagna Grande (1374 metri), Rocca Novara (1340 metri), Pizzo di Vernà (1287 metri), Monte Poverello (1279 metri) e Monte Scuderi (1253 metri). Lungo la Dorsale Peloritana, che attravers da nord a sud la catena, si possono ammirare rocce di origine magmatica e la presenza di diversi corsi d’acqua che sfociano in gole profonde. Querce, faggi, pini e castagni costituiscono invece gran parte della flora che si trova in questa catena montuosa.
Parco naturale delle Madonie e dei Nebrodi
Il parco delle Madonie è una riserva naturale istituita nel 1989 e che comprende ben 15 comuni del palermitano. In questo parco si riscontra una flora molto ricca: ben oltre la metà delle specie presenti in tutta la Sicilia si trova infatti nelle Madonie, fin sulle vette che arrivano a quasi 2000 metri di altezza. Non è da meno la fauna, visto che circa il 65% degli uccelli nidificatori e dei mammiferi siciliani si può trovare qui. I colori vividi e le lunghe passeggiate panoramiche caratterizzano questo parco, dal quale si può godere di una splendida vista sia sul monte Etna che sulle isole Eolie, due tra le più belle perle dell’isola.
Il Parco naturale dei Nebrodi è stato istituito nel 1993 ed è, con ogni probabilità, il vero polmone verde della Sicilia con i suoi oltre 85mila ettari di pascoli che si estendono lungo il territorio che unisce le province di Messina e Palermo. Quest’area rappresenta circa il 30% dell’intero patrimonio forestale della regione, grazie anche a un microclima particolarmente favorevole in cui crescono imponenti faggete. Boschi e laghi d’alta quota rendono questo parco molto appetibile dal punto di vista turistico: ci si può infatti immergere nel verde per lunghe passeggiate in cui perdersi tra i sentieri scoscesi e i suoni incantati delle tante specie di uccelli qui presenti.
Parco dell’Etna
Infine, ma non certo per ordine di importanza, ecco il Parco dell’Etna. Disteso lungo il famoso vulcano Etna, questo parco naturale può vantare un panorama davvero incantevole, impreziosito da una flora fervida e da un mix di colori e profumi impareggiabili. Il tocco di unicità è però fornito dalle eruzioni di lava incandescente, che arricchiscono questo luogo di una suggestione unica. Il Parco dell’Etna è stato diviso, secondo il diverso grado di protezione, in quattro zone diverse. Immancabile una visita alla Grotta del Gelo e alla Grotta dei tre livelli, luoghi di immensa bellezza.