La promozione della salute nei luoghi di lavoro costituisce un’azione importante che è allo studio della Commissione Europea, dei governi nazionali, delle istituzioni preposte alla salute e al lavoro oltre che delle forze e organizzazioni sociali.
I programmi di promozione della salute nelle aziende, infatti, non si limitano a sostenere il benessere del dipendentema ne rafforzano l’atteggiamento positivo attraverso un loro diretto coinvolgimento nel mantenere e migliorare la propria salute, inoltre può rappresentare una strategia di intervento innovativa rispetto ai metodi tradizionali finora messi in atto.
In Europa, negli ultimi due decenni, l’obesità è triplicata raggiungendo circa i 150 milioni di persone adulte interessate.
Per quanto riguarda l’Italia, il costo sociale dell’obesità sarebbe pari a 8,3 miliardi di Euro all’anno, considerando i costi diretti e indiretti generati dalla patologia.
L’obesità è strettamente correlata a stress e sicurezza, nel senso che un lavoro stressante è associato a maggiore Indice di Massa Corporea. Spesso gli obesi sono discriminati in ambito lavorativo e “presentano una bassa autostima”. Inoltre è evidente come l’obesità possa determinare importanti limitazioni fisiche nei movimenti, nell’agilità e nello svolgimento dell’attività lavorativa con conseguente riduzione della sicurezza.
Per evitare una diminuzione della prontezza dei riflessi, i pasti che vengono consumati a pranzo devono essere facilmente digeribili, non troppo abbondanti e prevalentemente costituiti da carboidrati (pasta, pane, riso), legumi, frutta e verdura, tutti alimenti ad alto contenuto di sali minerali e da un adeguato apporto idrico.
Un’indagine mostra che “la maggior parte degli infortuni avviene nelle ore post-pranzo, probabilmente anche a causa del tipo di dieta che rende più rischiose le ore pomeridiane”.
Per concludere, il problema di alimentazione dei lavoratori, a casa e fuori, ha notevoli ripercussioni sulla loro salute psicofisica e sulla sicurezza al lavoro. La promozione della salute è utile a modificare stili di vita e comportamenti scorretti e può produrre una ricaduta favorevole non solo sul benessere del lavoratore, ma anche sul fattore umano per la sicurezza sul lavoro, sul rendimento lavorativo e sulla produttività aziendale.
5 Regole fondamentali per una corretta alimentazione
- Avere una dieta bilanciata e varia: pasta, pane, patate, riso, cereali (carboidrati) devono essere assunti tutti i giorni; carne e uova (proteine) non più di 2-3 volte a settimana; legumi (ottime fonti di proteine); formaggi: non devono essere consumati fuori dai pasti e al massimo 2 volte settimana; frutta, verdura e ortaggi sono a basso contenuto calorico;
- Condimenti (salse ecc), alcolici (vino, birra ecc) e dolci vanno limitati al massimo.
- Più attenzione alle porzioni: tre pasti principali e uno due spuntini al giorno.
- Acqua in abbondanza! Almeno 1 litro e mezzo al giorno.
- Limitare i grassi (grasso della carne, formaggi grassi, burro, olio).