Che cos’è l’insufflaggio? La questione dell’isolamento termico è qualcosa che quasi inevitabilmente prima o poi si presenta alla nostra attenzione, soprattutto quando ci troviamo a parlare di edifici abbastanza datati, e con la quale bisogna fare i conti, letteralmente parlando. E’ innegabile che la maggior preoccupazione in merito all’argomento sia quella riguardante la spesa economica da affrontare, in alcuni casi notevolmente elevata.

E’ meglio precisare subito che le soluzioni sono numerose, variabili anche a seconda della tipologia degli stabili a cui saranno destinate; ma, tra le altre, è interessante vedere da vicino la tecnica dell’insufflaggio, che, qualora fosse compatibile con le caratteristiche dell’edificio e delle pareti che necessitano di isolamento, permetterebbe, a conti fatti, di risparmiare tempo e denaro.

Insufflaggio paretiChe cos’è l’insufflaggio quindi? Questa tecnica di isolamento termico consiste fondamentalmente nel versare un materiale coibente all’interno delle pareti perimetrali dell’immobile di interesse, che devono obbligatoriamente essere a intercapedine. L’intercapedine muraria non è altro che uno spazio vuoto o semi vuoto tra i due strati che compongono le pareti perimetrali di un edificio, e che veniva strutturalmente utilizzata soprattutto nelle costruzioni che hanno avuto origine nel ventennio che va indicativamente dagli anni 50 agli anni 70.

Proprio in questo interstizio verrà versato il materiale scelto per l’isolamento termico o termo-acustico, tramite dei fori di dimensioni e distanze regolamentate, praticati dall’interno o dall’esterno della parete. Il procedimento è molto veloce e permette di subire meno disagi durante la messa in opera, a maggior ragione qualora si provveda ad effettuarlo dall’esterno. Anche i costi saranno notevolmente inferiori rispetto ad altre tipologie di intervento per l’isolamento termico delle pareti; basti pensare ai costi e alle tempistiche di un rivestimento esterno.

Posso usare l’insufflaggio per la mia abitazione?

Nonostante queste premesse, va precisato che il metodo di insufflaggio non va in alcun modo sottovalutato e, anzi, necessita di precise valutazioni tecniche e strutturali prima dell’esecuzione dei lavori. Non tutte le pareti sono idonee a questa tecnica, prima di procedere è quindi indispensabile verificare che non ci siano crepe o danneggiamenti di varia origine, come infiltrazioni o zone eccessivamente umide.

Altra ispezione importante riguarda il contenuto dell’intercapedine in cui verrà insufflato il coibente: bisogna che venga determinata la presenza o meno di detriti o materiali, per poter intervenire con l’isolante più adeguato che dia risultati ottimali a livello di densità e omogeneità.

Ha dei limiti la tecnica dell’insufflaggio?

Va infine detto che il metodo dell’insufflaggio sembra avere, per sua natura, dei limiti: anche eseguito a regola d’arte, per forza di cose non potrà garantire un alto livello di equilibrio termico all’interno dell’abitazione, a causa di tutte quelle zone che non potranno essere riempite di materiale isolante come travi, pilastri o colonne, tubi, e altre aree non accessibili.

Considerare il metodo dell’insufflaggio come isolante termico richiede quindi senza dubbio attenzione per una corretta valutazione di vantaggi e rischi, che riesca a dare una risposta preventiva sull’effettivo guadagno in termini di consumo energetico e qualità del benessere abitativo. Affidarsi agli esperti permetterà quindi di evitare errori di diagnosi energetiche o strutturali e permetterà di capire se questo particolare metodo di isolamento possa fare al caso nostro.

 

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