La cartomanzia regala la voglia di non perdere la speranza, aiuta a sollevare dai momenti bui, apporta l’energia che occorre per andare avanti

Chi di noi non ha attraversato momenti bui nell’esistenza? Non esistono persone che non abbiano vissuto periodi difficili o che si trascinano dietro situazioni che appaiono insormontabili.
Chi approccia con cartomanzia ha semplicemente bisogno di conforto e non di risolvere immediatamente una situazione angosciosa.
La cartomanzia non è magia e chi la pratica non può far nulla per deviare quello che è il tracciato dal destino ma qualcosa di basilare può farlo ossia, prevedere cosa sta per accadere e consigliare sul da farsi.
Chi pretende di cambiare il corso della vita non è un cartomante ma un semplice ciarlatano.

Gli operatori dell’occulto che si servono dei tarocchi come mezzo di mediazione non sono maghi con i cappelli a punta e con la bacchetta magica, ma sono sensitivi ed i cartomanti veri hanno il dono della preveggenza e non è poco per chi non usa le arti magiche ma semplicemente il cuore.
Nell’immaginario collettivo il cartomante è visto come colui che ‘spilla solo soldi’, che usa le carte come mezzo per truffare la gente credulona, che si fa chiamare ‘divino’ per provare un senso di esaltazione.
Niente di più sbagliato! La cartomanzia è un’arte divinatoria dove al primo posto della scala dei valori ci sono altri sentimenti che vanno ben oltre il lato economico.
C’è la sensibilità, c’è l’affetto e la comprensione verso chi sta attraversando momenti di pura difficoltà ed angoscia.
Se li vediamo vestiti in certo modo un po’ ‘estroso’ con lunghi camicioni turchesi o con quei tarocchi dai colori sgargianti tra le mani, è perché il pubblico li ama così.
La gente adora la platealità, ama verificare che ci sia la scenografia adatta per ‘farsi leggere le carte’come spesso si usa dire erroneamente.

Il cartomante legge davvero le carte e le interpreta ma la sua bravura va ben oltre di una semplice lettura perché legge nella mente prima ancora che quel mazzo cartaceo venga tagliato e manipolato.
Dietro quel contesto scenografico che è solo ed esclusivamente fumo, c’è un uomo con tutte le sue preoccupazioni quotidiane ed i suoi dispiaceri, come tutti, perché nessuno è esente dagli assilli in questa esistenza che ci riserva cose talvolta inimmaginabili, dolori che fanno male al cuore, angustie d’amore, di denaro o di salute, troppo grandi da sopportare.
Proprio perché si tratta di un essere umano, il cartomante non potrebbe mai offrire a chi lo consulta qualcosa di superiore alle sue forze.

Si tratta di un vero e proprio professionista perché non ci si alza la mattina con l’idea di aprire uno studio e leggere i tarocchi e chi lo fa ha delle doti che risalgono fin dai tempi dell’infanzia e che molte volte hanno fatto soffrire terribilmente chi avverte prima del tempo quello che sta per succedere.
I cartomanti, solitamente, sono quelle persone più sensibili del normale, quelli che un tempo venivano additati come una sorta di stregoni perché erano capaci di prevedere le cose a se stessi e agli altri e non è affatto piacevole dover dire ad un proprio caro che si avverte che sta per succedergli qualcosa di terribile.
Eppure, queste doti esistono e per quanto possano apparire dei doni, molte volte chi le possiede vorrebbe esserne privo.
La maggior parte degli operatori dell’occulto sono sensitivi e il loro modo di trasmettere energia alla gente è quello di manipolare un mazzo di carte e prevedere quello che succederà nei mesi a venire.
Ma attenzione, prevedere non è sinonimo di evitare che avvenga, anzi, quello che è stato scritto succederà a meno non si abbia la volontà di ascoltare i buoni consigli di colui o colei che ‘sente’ se ci sono influenze negative che potrebbero pregiudicare l’andamento di una determinata azione.

Con questo non si vuole certo dire che non esistano persone che truffano i loro simili e li rendono veri e propri adepti della loro disciplina.
Ma c’è qualche persona che incontriamo nella vita quotidiana o qualche sito che non abbia mai compiuto atti illeciti?
Se è vero che spesso si sente parlare di cartomanti che soggiogano le persone con le loro attività, è anche vero che i media ci informano in maniera ben più congrua di agenzie immobiliari inesistenti che hanno preteso denaro in cambio di viaggi esotici mai esistiti o di persone che hanno voluto somme ragguardevoli in cambio di fantomatici servizi che non sono mai stati elargiti.
La vita reale è composta da persone oneste e da quelle che si alzano la mattina per vedere a quale suo simile fare il cosiddetto ‘pacco’.
Se così non fosse l’esistenza sarebbe una favola, non ci sarebbe cattiveria, non verrebbero commessi omicidi e quant’altro.

La vera cartomanzia ha origini remote e se attualmente ci sono persone che si rivolgono ai cartomanti ed esigono che sulla loro scrivania ci sia il teschio o il pendolino altrimenti non li reputano veri operatori dell’occulto, bisogna dire una cosa a loro sfavore.
La cartomanzia è ancora presente indelebilmente nella memoria dei nostri parenti anziani che ricordano come se fosse ieri di vecchi con le rughe che apparivano come solchi d’aratro, che avvertivano presenze o captavano situazioni che stavano per avvenire e che puntualmente si verificano.
Queste persone non avevano certamente studi abbelliti da tende damascate o amuleti poggiati un po’ dovunque e la cartomanzia vera si può eseguire anche nel silenzio di un’anonima stanza di un vecchio casolare rupestre o in un normale appartamento come quelli odierni.

L’arte divinatoria delle carte infonde energia, aiuta a superare momenti difficili, apporta la forza necessaria per andare avanti e per potercela fare ed il cartomante diventa il confidente, l’amico, la persona verso la quale si prova un’immediata empatia e che tende una mano, lancia il segnale che la vita non è solo negatività ma con un pizzico di buona volontà, si può intravedere la luce.

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