Decidere di affidarsi ad una psicoterapeuta significa volere finalmente migliorare la propria vita e aprire le porte del proprio universo interiore, del proprio passato e dei propri desideri ad una persona che fino a quel momento è stata sconosciuta. Significa aver preso coscienza di un problema di qualsiasi natura e volerlo affrontare, essere pronti ad un percorso di autocoscienza crescita personale: pertanto la scelta dello specialista non può assolutamente essere lasciata al caso. Per poter scegliere la persona giusta, è consigliabile raccogliere una serie di informazioni sulle diverse psicoterapeute che operano nella vostra città e, alla fine, dopo un primo contatto, decidere a chi affidarsi, ascoltando anche un po’ il proprio istinto. In ogni caso bisogna sempre verificare il curriculum e l’esperienza prima di fare una scelta definitiva. Guardate questo link se cercate ad esempio una psicoterapeuta a Torino .
Ecco alcuni consigli per scegliere la psicoterapeuta più adatta alle proprie esigenze.
L’aspetto più importante sulla base del quale scegliere una psicoterapeuta è quello dell’approccio teorico acquisito dalla scuola di appartenenza, partendo dalle caratteristiche del proprio problema. La psicoterapeuta giusta avrà una formazione specifica nel trattamento di una determinata tipologia di disturbi. Ad esempio, un approccio psicodinamico, psicoanalitico o analitico-transazionale è adatto a chi crede che attraverso l’esplorazione della propria storia individuale e del proprio inconscio possano emergere le cause e le soluzioni ai propri comportamenti. Al contrario, per chi crede che i propri modi di pensare, i propri schemi mentali e le proprie emozioni possano essere modificati anche senza inoltrarsi nell’inconscio e nel passato, è consigliabile un approccio cognitivo-comportamentale (ideale per disturbi quali ansia, attacchi di panico, etc.). Un approccio sistemico-relazionale è invece più adeguato a chi sente di dover risolvere dinamiche che hanno radici nei rapporti familiari o che coinvolgono la dimensione familiare in modo significativo (disturbi dell’alimentazione, della sfera sessuale, depressione, etc.). Esistono inoltre diversi approcci congiunti, ovvero che mettono in atto tecniche tipiche di approcci diversi per trattare il disturbi a molteplici livelli.
Gli orientamenti psicoterapeutici sono vari e diversificati, ma la maggior parte delle persone non ne è a conoscenza. Una buona idea è quella di discutere il proprio problema direttamente con la psicoterapeuta durante una prima telefonata o il primo incontro conoscitivo, informandosi su come intenda trattarlo. Il primo contatto telefonico sarà già in grado di comunicare all’istinto se si tratta della psicoterapeuta giusta o no, ma l’incontro di persona sarà sicuramente decisivo. Durante il primo appuntamento si riceverà un complesso di informazioni e stimoli a livello più o meno conscio, per cui occorre prestare attenzione ad una serie di informazioni e sensazioni. Di seguito alcuni consigli:
– Porre l’attenzione sul proprio stato d’animo in presenza della psicoterapeuta: se ci si sente abbastanza distesi e a proprio agio, se la persona che si ha di fronte è in grado di infondere ottimismo e fiducia, allora è la persona giusta. Naturalmente, è comprensibile essere un po’ agitati al primo incontro con una psicoterapeuta, purché non si tratti di una sensazione fortemente negativa, di estremo imbarazzo, di disagio determinati da un atteggiamento ostile della specialista o da una mancata sintonia col paziente.
– Se il linguaggio usato dalla psicoterapeuta è comprensibile e questa è disposata a discutere e stabilire degli obiettivi e delle modalità di azione, esponendoli in modo semplice e chiaro, si tratta di una persona che potrà davvero aiutarci.
– Diffidare di una psicoterapeuta che non si è sottoposta a sua volta ad un percorso di terapia testando su se stessa le tecniche destinate ad essere applicate ai propri pazienti.
– Diffidare di una psicoterapeuta che non espone con chiarezza dal primo incontro i costi, le condizioni di pagamento e i tempi (almeno approssimativi) della terapia.
– Diffidate di una psicoterapeuta dall’atteggiamento giudicante e che non abbia rispetto per la propria condizione. Una professionista seria ascolta e accetta senza giudicare le esperienze, le scelte e gli stati d’animo del paziente. Se si avverte a sensazione di non potersi esprimere e raccontare liberamente, se si teme il giudizio della psicoterapeuta, sicuramente non si tratta della persona giusta.
– Chiedere alla psicoterapeuta, se possibile, se abbia già curato pazienti con il proprio disturbo e attraverso quali strumenti. L’esperienza è un elemento fondamentale, soprattutto in questo settore.
Una buona idea per scegliere la psicoterapeuta giusta è quella di effettuare una ricerca in rete per raccogliere informazioni e feedback sulle psicoterapeute. Il web è una risorsa inesauribile di opinioni e racconti di esperienze vissute, e può fornire un valido passaparola sulla qualità e il valore di una professionista del settore da parte di persone che abbiano già tratto beneficio dai suoi trattamenti.