Agosto capo d’inverno. Non c’è momento più adeguato del periodo estivo per programmare i cesti natalizi. Già a settembre tutte le ditte che offrono prodotti al grande pubblico hanno pronte le strategie di comunicazione natalizia, sia che offrano articoli immediatamente acquistabili sotto le vacanze per farne dei regali, sia per promuovere i loro servizi durante tutto l’anno. Cosa è meglio allora dei cesti pieni di prodotti gustosi che ricordino l’azienda che li regala e il suo marchio? Ma tra il dire e il fare ci sono tante cose che sconsigliano vivamente il fai da te. Vediamo quali:
Il cesto e il contenuto
Per quanto si possa immaginare di partire dal contenitore, secondo i vari aspetti, dalla forma ai colori, al prezzo che se è basso non guasta, è il contenuto a guidare la scelta, almeno della forma. Immaginare di prendere i prodotti da inserire, selezionando le varie ditte per ciascun prodotto, e fare gli ordini per tipo e quantità è un’idea splendida che comporta però un lavoro immane. Ma arricchire i cesti dando un piccolo tocco personale, che faccia sentire ogni cliente un cliente speciale, è altrettanto importante quanto il biglietto da inserire con gli auguri. Poi ci sono le tipologie che, per quanto ci si possa ingegnare, si dividono in dolci e bevande. Certo generalmente il cesto natalizio li contiene entrambi, ma per alcuni clienti prediligere uno piuttosto che un altro significa colpire nel segno.
La scelta della confezione e il marchio
Ci sono casi in cui il classico cesto va più che bene, arricchito di paglia colorata piuttosto che di fogli di carta velina, sbuffi, nastri, fiocchi e qualsiasi cosa faccia tanta allegria. Ma ci sono casi, come per le bottiglie di vino o di liquore, o una torta delicata, in cui la confezione è bene sia più robusta, come una cassetta, ad esempio, o una scatola. In ogni caso quello che deve risaltare è il marchio di chi la invia, logo, ragione sociale, prodotto o servizio, recapito se occorre. È un punto d’orgoglio per chi regala i cesti partecipare alla gioia natalizia dei clienti essendo ben presenti nei momenti di festa col proprio marchio.
Il biglietto con gli auguri e il colore
Per chi riceve un dono il primo gesto è aprire il biglietto. È il momento del contatto, dell’abbraccio virtuale, degli auguri veri e propri. Per questo la scelta sia del biglietto sia della scritta sono molto importanti. I pubblicitari più sofisticati sostengono che anche il tipo di carattere ha la sua importanza, sconsigliando casi estremi come il gotico, o troppo semplici come il bodoni, prediligendo magari un italico leggero e aggraziato, ma quello che conta davvero è la immediata leggibilità del biglietto, quindi la qualità della stampa, e la frase contenuta, e per quella non ci sono sostituti che tengano: è strettamente personale! Il colore predominante a Natale, per un cesto che si rispetti, è il rosso, ma un po’ di fantasia non guasta e qualche delicata variante che strappi un sorriso fa solo bene al cuore di chi lo riceve.