La normativa sul quadro elettrico CEI EN 61439 ha svecchiato il concetto stesso di quadro che era rimasto fermo al 1990. Ci sono nuovi punti da considerare. Pur restando il quadro una componente dell’impianto, oggi si distingue quello che è il suo contenitore, considerandolo una cosa a sé rispetto all’equipaggiamento elettrico, che invece è costituito dalla strumentazione, dalle connessioni interne e dai terminali di entrata e di uscita che consentono quindi di collegare l’impianto. Per rispettare i requisiti di sicurezza tutto deve essere assemblato nel modo richiesto dalla normativa.
Quadro elettrico aziendale, attenzione alla normativa
In seguito al DM 37/08, è stato imposto che ogni intervento che non sia considerato manutenzione ordinaria, l’installatore deve sottoscrivere una dichiarazione di conformità che sia impeccabile, e questo è senz’altro un punto molto interessante. Se quindi si interviene sul quadro si devono indicare tutte le modifiche che sono state apportate, inclusi eventuali pezzi sostituiti o aggiunti.
La dichiarazione di conformità deve quindi essere stilata a regola d’arte, laddove con questa definizione s’intende, secondo l’art. 2 della legge 186/1968, che gli impianti sono stati realizzati in modo conforme alle regole CEI. Anche un armadio elettrico, dal momento che è una componente dell’impianto, deve sottostare a tali regole che normano questa tipologia di prodotti.
Le normative
- Per quanto riguarda la normativa che interessa i vari tipi di quadri BT, ci si deve rifare, come detto, alla CEI EN 61439-1.
- Per le connessioni con gli impianti di sicurezza, invece, la normativa di riferimento attuale è la CEI EN 61439-3 che ha sostituito la CEI EN 60439-3.
Classificazione dei quadri
Addentrarci in un discorso troppo tecnico non è possibile, ma diciamo solamente a grandi linee che esiste una classificazione dei quadri che si basa su diversi fattori, dalla tipologia in base alla costruzione a quella che è la configurazione esterna, quindi anche in base alle condizioni di installazione e della funzione per la quale sono destinati.
Una regola che vale per tutti
Per la sicurezza, in ogni caso, la cosa fondamentale da fare è quella di accertarsi che in azienda i quadri siano sempre ben chiusi, in modo da evitare qualsiasi tipo di contatto, anche accidentale, con gli elementi interni. La normativa prevede la possibilità che i quadri siano anche aperti, quindi senza quella che viene considerata la protezione frontale. In questo modo le componenti in tensione sono accessibili con tutti i rischi che ne conseguono. Tuttavia queste sono particolari installazioni che solitamente si trovano nelle officine elettriche e che possono essere raggiunte solamente dal personale specializzato.