Quando si deve mettere mano a una casa ormai avanti negli anni, molto spesso è necessari rifare l’intonaco, quindi occorre una ristrutturazione molto importante, soprattutto quando la condizione delle pareti non è ottimale, magari per usura, per via degli anni, o anche per infiltrazioni di umidità, o perché la casa è stata soggetta a onde sismiche. Insomma, le motivazioni per cui può essere necessario rifare intonaco e pittura delle pareti sono diverse, vediamo però quale tipo di intonaco scegliere a seconda delle diverse esigenze.
Rifare l’intonaco, cosa devi sapere prima
Prima di avventurarci nell’esecuzione di un lavoro di rifacimento delle pareti è necessario conoscere quello che andremo a fare e i materiali che dovremo usare. Iniziamo dall’intonaco. Questo è un rivestimento minerale delle murature che ha una funzione sia protettiva che decorativa. La sua applicazione contempla spessori variabili che vanno da pochi millimetri a qualche centimetro, in modo da ottenere una superficie con livello uniforme.
Strati funzionali dell’intonaco
L’intonaco si ottiene con la malta che si miscela con acqua e un legante minerale inerte. Oggi però esistono degli intonaci moderni in cui sono presenti sostanze additive, come per esempio la cellulosa e l’amido, che vengono aggiunte per modificare le caratteristiche dell’intonaco. Ma vediamo quali sono i vari strati funzionali.
Il rinfazzo, o abbozzo, ha il compito di supportare, livellare e regolare l’assorbenza idrica delle superfici e allo stesso tempo di garantire la migliore aderenza degli strati successivi. C’è poi uno strato intermedio, che si chiama arriccio, che ha la funzione di rivestire, livellare, migliorare la tenuta idrica e la resistenza meccanica. In questo strato si impiega una quantità minore di acqua rispetto allo strato precedente.
L’ultimo strato ha la funzione di finitura e di protezione dell’intonaco. Anche qui occorre impiegare una minore quantità di legante idraulico mentre si aumenta il contenuto in calce.
Come si sceglie l’intonaco giusto
Per cominciare si deve distinguere da intonaco interno e intonaco esterno che ha una funzione prettamente protettiva, deve quindi resistere soprattutto agli agenti atmosferici. L’intonaco interno, invece, oltre a garantire una buona estetica, deve resistere all’umidità.
Ci sono diversi tipi di intonaci che vanno scelti in base alle necessità. Ci sono gli intonaci deumidificanti, da utilizzare qualora l’ambiente sia particolarmente umido, gli intonaci per cappotto, da utilizzare all’esterno, gli intonaci a base di gesso, che consentono di ottenere particolari finiture, gli intonaci per ripristino e così via. La scelta va sempre fatta dopo un’attenta valutazione dell’ambiente in cui lo si andrà ad applicare e in base alle funzioni che dovrà svolgere.