Il Personal Trainer è una figura professionale molto richiesta in Italia.

Se fino a qualche anno fa la maggior parte delle persone si affidava alla scheda di allenamento preparata dall’istruttore in palestra, oggi c’è più consapevolezza sul valore aggiunto che un allenatore personale può dare a chi ha bisogno di essere seguito sia dal punto di vista tecnico che motivazionale.

Per fornire informazioni su come lavora un Personal Trainer abbiamo consultato il sito web staiinforma.com, che descrive in maniera approfondita il ruolo del PT, collabora con i migliori allenatori in Italia e fornisce il servizio di Personal Training nelle principali città italiane.

Chi è e cosa fa il Personal Trainer

Il Personal Trainer è un professionista del fitness completo che deve avere competenze su più aspetti e discipline, non solo quelle strettamente tecniche e legate all’allenamento ma anche quelle correlate ad esso perché il suo obiettivo non è solo quello di insegnare la tecnica corretta degli esercizi e far raggiungere risultati estetici ai propri clienti, ma anche e soprattutto quello di educarli ad uno stile di vita basato su allenamento e comportamenti salutari.

Deve quindi essere preparato non solo su anatomia, metodologia dell’allenamento, ma anche su alimentazione, psicologia e posturologia, solo per citarne alcune, senza ovviamente sostituirsi al ruolo dei professionisti specializzati in queste materie (nutrizionisti, medici dello sport) ma collaborando con gli stessi al fine di fornire al proprio cliente un servizio a 360 gradi.

Come deve lavorare un Personal Trainer

Per poter stilare un programma di allenamento personalizzato il PT deve avere un metodo di lavoro che normalmente è caratterizzato da:

  1. una valutazione iniziale, per individuare e conoscere tutte le caratteristiche soggettive del cliente come la composizione corporea, la postura e il livello di abilità motoria;
  2. la preparazione di un piano di allenamenti di intensità progressiva e crescente, che non si concentri solo sulla parte estetica ma stimoli tutte le capacità motorie del suo allievo;
  3. le sedute di allenamento individuale, che rappresentano la parte centrale dell’allenamento, dove si insegnano le tecniche degli esercizi e si esegue l’allenamento del giorno;
  4. Dei controlli periodici per testare i miglioramenti e adattare il piano di allenamento.

Come detto prima, il lavoro del Trainer può svolgersi in collaborazione con quello di un nutrizionista, se il programma necessita della parte alimentare, o di un ortopedico, osteopata o fisioterapista, se il programma è successivo a una visita, un intervento post traumatico o una riabilitazione.

Come diventare Personal Trainer

Le competenze sopra descritte non si acquisiscono in poco tempo, occorre studiare e formarsi per anni per diventare un allenatore competente. Per questo motivo il percorso formativo più indicato per intraprendere questa professione è sicuramente la laurea in scienze motorie, che dura dai tre ai cinque anni e prevede lo studio di tutte le materie riguardanti il Personal Training.

In alternativa ci sono i corsi per Personal Trainer riconosciuti dal CONI, di durata inferiore ma comunque abilitanti alla professione. Chi sceglie di seguire questo percorso deve però frequentare dei corsi trasversali per formarsi su tutti gli altri aspetti legati alla professione.

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