Il campo visivo è lo spazio di azione del nostro occhio quando è immobile, ovvero quella parte non inquadrata completamente dagli occhi e che rimane sfocata, ma che rende possibile percepire cosa accade intorno, e difendersi in casi di pericolo.
Un campo visivo che non presenta patologie si estende temporalmente fino a 90°, nasalmente e superiormente fino a 60° e infine raggiunge i 70° inferiormente.
La tecnologia migliora le cose
Fino a qualche tempo fa quando la tecnologia non era intervenuta a facilitare le cose, ci si basava su metri di giudizio definiti “perimetri manuali”.
Adesso grazie a perimetri computerizzati e sofisticati software medici, specifici per oftalmologia, è possibile avere dati precisi a seconda delle diverse patologie, comprendendo rapidamente e in maniera accurata quali possono essere le soluzioni da adottare.
CVC test
L’acronimo sta per Campo Visivo Computerizzato, e rappresenta appunto la novità nell’esame per capire come è messo il campo visivo del paziente.
Questi si posiziona con il mento poggiato di fronte ad una cupola luminosa e sarà sottoposto all’esame un occhio per volta, tamponando quello non interessato.
Il paziente dovrà fissare la cupola luminosa e intervenire segnalando la presenza di spot luminosi premendo un pulsante che gli viene consegnato prima di iniziare il test del campo visivo.
L’esame del campo visivo, quando effettuarlo?
L’esame del campo visivo è particolarmente richiesto nei casi in cui ci si trova in presenza di determinate patologie, come per esempio un glaucoma, dove è richiesto questo esame almeno due volte l’anno.
Non solo gli oculisti richiedono questo esame specialistico, ma spesso anche i neurologi a seconda dei casi che gli si presentano davanti, possono utilizzare il risultato di questo tipo di esame per valutare quanto i danni neurologici sono gravi in un paziente.
Durata dell’esame
L’esame in una visita standard non va oltre i 20 minuti per entrambi gli occhi, ma i tempi e il risultato ottimale possono variare a seconda di diversi parametri:
l’attenzione e la collaborazione del paziente al momento dell’esame e la scelta da parte di quale test effettuare.
Infatti a seconda delle patologie il medico può segliere fra diversi test.
In ogni caso, nella maggior parte delle visite, non si dovrebbero superare i tempi sopra indicati.