La carenza di ferro definita in gergo medico come sideropenia, è una condizione che tutti riconoscono come strettamente collegata all’anemia. Il ferro è quel minerale essenziale per la formazione e l’attività che deve svolgere l’emoglobina, la molecola presente nei globuli rossi in grado si svolgere il compito del trasporto di ossigeno nel sangue. In realtà, occorre sottolineare che non sempre la causa di una anemia è una carenza di ferro ma spesso può essere questa la causa scatenante.
L’OMS ovvero l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha effettuato una stima che consegna dati significativi. Eì stato stimato che nel mondo siano ben 600-700 milioni le persone che soffrono di carenza di ferro, causata soprattutto dal pessimo regime alimentare adottato. Tali cifre ne fanno il più diffuso problema nutrizionale attuale.
In condizioni fisiologiche, l’organismo di una persona adulta e sana contiene all’incirca 4 g di ferro: più della metà di questi è legato all’emoglobina, il 10% alla mioglobina nei muscoli, mentre il restante viene depositato in quanto riserva nel fegato, nella milza e nel midollo osseo.
Una riduzione dell’apporto di ferro attraverso l’alimentazione porta in primo luogo la mobilitazione del minerale dalle scorte e, solo in un secondo momento, il deficit di emoglobina quindi i passaggi come per molte altre situazioni, sono progressivi, e si può altresì agire prima che si arrivi al “secondo stadio” nominato.
Fabbisogno quotidiano di Ferro
La dieta ordinaria di una persona adulta e sana, dovrebbe riuscire ad assicurare un apporto di ferro di 10 mg, mentre una donna in gravidanza, o durante l’allattamento, necessita di 18 mg di questo minerale, questo valore si riferisce anche a tutte le donne in età fertile.
Una dieta sana e varia seguendo il modello della dieta mediterranea è capace di assicurare all’organismo la quantità di ferro di cui necessita. Gli alimenti di origine animale sono una fonte di ferro emico, si tratta di uno ione bio-disponibile, lo stesso non si può dire però per quanto riguarda gli alimenti di origine vegetale. La Garcinia Cambogia è un ottimo integratore con un alto tasso di ferro.
Allora chi segue una dieta vegetariana o vegana? Come fa?
Anche per questi regimi alimentari occorrono degli accorgimenti e certamente questi possono colmare la carenza di vitamina C. Occorre consumare con i vegetali ricchi di ferro una fonte fresca di vitamina C, in pratica occorre condire le verdure con il succo di limone o, quando la stagione lo permette, bere una spremuta a fine pasto.
Cause & Sintomi di carenza di Vitamina C
Tra le cause più comuni di carenza di ferro si trovano:
- Ridotto apporto nella dieta seguita
- Scarso assorbimento intestinale dovuto ad alterazioni della mucosa gastro-intestinale
- Un abuso di lassativi
- La perdita di sangue per emorroidi o flusso mestruale abbondante
- La gravidanza e l’allattamento
I sintomi:
- debolezza e sonnolenza
- grande affaticamento durante le normali attività quotidiane
- fiato corto e irregolarità cardiaca
- sensibilità al freddo e alle infezioni respiratorie come il raffreddore
- pallore
- ulcere presenti sulla lingua
- mal di testa