Il processo di essiccazione della cannabis consiste nel far evaporare la maggior parte dell’acqua presente nelle gemme. Per fare ciò, è necessario che la temperatura venga mantenuta intorno ai 20° C, con un tasso di umidità compreso tra il 45-50%.
Può sembrare facile, ma c’è un modo giusto e uno sbagliato per farlo e piccoli accorgimenti possono fare una grande differenza nell’avere fiori grossi e dall’odore incredibile, piuttosto che fiori dall’aspetto piatto con un aroma appena accennato.
In questo articolo troverai i consigli di The Wolf Of Cbd, distributore di cannabis legale che ha messo a tua disposizione questa guida sui luoghi e clima migliori per l’essiccazione della cannabis.
Taglia prima dell’asciugatura
Per prima cosa è bene sapere che per i risultati migliori, devi tagliare le foglie in eccesso prima dell’essiccazione. Questo è il metodo preferito dai coltivatori, perché l’umidità delle foglie può influenzare il processo di asciugatura.
Tuttavia, il taglio a secco viene comunque utilizzato da molti coltivatori perché è più netto e riduce il disperdersi della fragranza.
Ambiente ideale per l’essiccazione della cannabis
Dopo la rifilatura devi appendere i rami nell’essiccatoio. Puoi usare una griglia sulla quale adagiarli, oppure puoi appenderli a una corda. Esistono diversi metodi per la stesura, puoi appendere l’intero ramo o solo la gemma, in base alle tue preferenze. Solitamente, la stesura dell’intero ramo è preferita perché impedisce l’asciugatura rapida e quindi, la pianta, mantiene meglio l’aroma.
Condizioni della stanza perfetta per l’essiccazione della cannabis
Se sei nuovo alla coltivazione della cannabis, devi capire cosa accade in un essiccatoio. Il processo in realtà deve essere lento, della durata di circa 15 giorni e prima di capire la temperatura perfetta in base alle condizioni della tua stanza, dovrai fare diversi tentativi.
Non sempre è possibile controllare la temperatura, la quale tuttavia dovrebbe essere mantenuta intorno ai 20° C. Il lento processo serve a non fare evaporare, insieme all’acqua, i cannabinoli e i terpeni.
L’umidità gioca un ruolo importantissimo. Se il tuo obiettivo è quello di ridurre l’umidità nei fiori, è necessario che questo processo avvenga lentamente. Devi mantenere il tasso di umidità intorno al 40-50%. Questa condizione favorisce l’arieggiatura dei fiori nei propri tempi naturali e quando questi saranno prossimi all’essiccazione, possono essere riposti all’interno di un barattolo ermetico, nel quale completeranno il processo.
Un altro elemento molto importante è il flusso d’aria. Se vuoi evitare fin da subito un errore da principiante, non devi mai puntare un ventilatore che soffia aria direttamente sulle piante. Piuttosto, il flusso deve essere immesso nella stanza ma in maniera leggera e l’aria deve essere fresca. Se usi un ventilatore, puntalo lontano dalle gemme.
Anche la condizione della luce è molto importante. La stanza dell’essiccazione dovrebbe essere un luogo fresco e buio, senza nessuna luce che colpisce direttamente le gemme. La condizione di buio totale garantisce alla pianta il mantenimento del suo aroma, eliminando al tempo stesso il gusto della clorofilla, mantenendo soltanto i sapori aromatici dei fiori, ricchi di terpeni.
Tempi di attesa per l’essiccazione della cannabis
Quando raccogli i fiori da una pianta di cannabis, i suoi boccioli dovrebbero essere lasciati in una stanza asciutta con condizioni ottimali. Proprio in questa stanza i livelli di umidità della pianta verranno ridotti dal 30 fino all’80%, in base a diversi fattori.
L’asciugatura in tale ambiente dovrebbe durare circa 15 giorni e comunque fino a quando risultano relativamente duri al tatto e i ramoscelli non si piegano ma si spezzano.
Essiccazione rapida o tradizionale?
Tutti i coltivatori almeno una volta sono stati colpevoli di aver asciugato velocemente il loro raccolto, forse anche in modo non intenzionale. Tuttavia è qualcosa che dovresti sempre evitare. L’essiccazione rapida comporta una sensibile perdita del sapore e dell’aroma, probabilmente a causa di temperature troppo alte, oppure flussi d’aria direzionati direttamente sulle piante.
Stanza di essiccazione e prova di odore
Infine, per l’essiccazione perfetta, ti suggeriamo di occuparti anche degli odori. Mantenere la stanza d’essiccazione priva di odori dovrebbe essere infatti la prima preoccupazione di ogni coltivatore.
Il metodo migliore per eliminare gli odori dalla stanza di essiccazione della cannabis, è quello d’installare un filtro a carboni attivi, i quali, grazie alle loro proprietà, attirano e annullano qualsiasi odore, impedendone la diffusione.