Una delle tecniche che vengono messe in atto per lo smaltimento rifiuti Palermo consiste nel ricorso alla discarica di rifiuti compattati. Essa prevede che, in primo luogo, siano riprodotte le condizioni necessarie per favorire una fermentazione anaerobica. I rifiuti, per questo motivo, subito dopo essere stati deposti sono compattati e ricoperti ogni giorno con del materiale inerte, così che non possano proliferare gli insetti né ci siano polveri o odori dispersi. A quel punto si ottiene un biogas, che può anche venire immagazzinato con degli impianti di raccolta ad hoc e usato in seguito. Un sistema di raccolta specifico, inoltre, permette di recuperare anche i percolati prodotti, i quali poi vengono inviati a un impianto di depurazione.

In alcuni casi per lo smaltimento rifiuti Palermo non c’è soluzione alternativa rispetto all’incenerimento: si tratta del sistema attraverso il quale i rifiuti sono bruciati, in modo tale che il loro volume possa essere diminuito in maniera significativa. Così si ha a che fare con un residuo minimo, che poi viene depositato all’interno di una discarica controllata. Ovviamente la combustione avviene all’interno di forni speciali, progettati ad hoc in funzione delle peculiarità particolari dei rifiuti. Anche i tempi di combustione variano a seconda del tipo di rifiuto con cui si ha a che fare: può essere areato o compatto, umido o secco, a basso potere calorifico o ad alto potere calorifico.

La combustione produce dei gas i quali vengono filtrati in modo tale che le polveri possano essere abbattute: a quel punto essi vengono rilasciati nell’aria secondo i limiti di emissione stabiliti dalla legge. Va detto, però, che l’incenerimento viene ancora contestato da diversi addetti ai lavori, che mettono in discussione gli effetti che alcuni composti derivati dalla combustione possono avere nei confronti della sicurezza delle persone: è il caso delle diossine.

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