La gastronomia siciliana tra passato e presente

La cucina siciliana è famosa in tutto il mondo quale rappresentante privilegiata della cucina italiana: arancini, cassata, granite e panelle sono solo alcune delle specialità che fanno brillare gli occhi sia ai turisti stranieri che a quelli provenienti dalle altre regioni d’Italia, facendo dimenticare temporaneamente ogni proposito di dieta! Fin dall’antichità, in Sicilia il cibo e il modo di cucinare gli alimenti era strettamente connesso alle vicende storico-culturali di questa splendida isola: secolo dopo secolo, i piatti tipici siciliani si sono moltiplicati, arricchendosi di nuovi sapori e varianti più o meno esotiche; le vicissitudini storiche non hanno avuto come unica conseguenza quella di mettere a dura prova il popolo, temprandone il carattere e fortificandone la razza, ma anche quella di arricchire una gastronomia tendenzialmente “povera”, poiché vedeva come ingredienti principali i frutti della terra e del mare.

La granita e le sue innumerevoli sagre

Quando si pensa alla Sicilia, è quasi impossibile non pensare subito alla granita. Freschissima e deliziosa, decisamente economica e dunque alla portata di tutte le tasche, la granita è perfetta sia al termine dei pasti – per digerire, come si usa un po’ in tutta Italia – sia come merenda nei lunghi e torridi pomeriggi estivi siciliani. Tuttavia la granita rientra di diritto tra i piatti tipici siciliani non solo perché è la più buona in assoluto, ma anche perché i siciliani la consumano fin dal mattino, accompagnata dalla classica brioche morbida. Tra le innumerevoli sagre della granita diffuse in tutta l’isola, le più rinomate sono senza dubbio quella di Nivarata ad Acireale e quella di Pedara, cittadine entrambe in provincia di Catania.

Il mito degli arancini, il cibo più amato e osannato dai siciliani

Ma Sicilia vuol dire anche arancini: se si nomina la ridente isola del mediterraneo quando si ha particolarmente fame, infatti, ecco che immediatamente vengono in mente questi deliziosi rustici a base di riso e carne. Gustosissimi e saporiti, anch’essi molto economici, gli arancini sono un piatto tipico siciliano che va bene in ogni momento della giornata: a pranzo, a cena, per merenda e persino al mattino appena svegli! A renderli così gustosi non è solo la panatura croccante, ma anche il ripieno filante che prevede, a scelta, tutta una serie di ingredienti deliziosi come mozzarella, piselli, scamorza, prosciutto, pancetta e ovviamente carne tritata. E quella dell’arancino è senza dubbio la sagra per eccellenza: si tiene dal 7 al 10 a Ficarazzi, frazione di Acicastello (Catania), e vede accorrere gente da tutte le province. E innumerevoli sono anche i turisti di fine estate che partecipano a quello che è un vero e proprio evento regionale.

Cassata e cannoli siciliani, le panelle palermitane e il famoso pistacchio di Bronte

Tra i piatti tipici siciliani, i dolci fanno sicuramente la parte da leone. E dopo la granita, è impossibile non parlare del dolce siciliano per eccellenza: la cassata! Freschissima e dal sapore delicato, la cassata è una torta a base di ricotta dolce (di pecora), pan di Spagna, frutta reale e canditi. La ricotta è uno degli ingredienti principali anche dell’altro dolce siciliano per eccellenza, il cannolo, che è stato inserito dal Ministero delle Politiche Agricole nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T). La più famosa sagra del cannolo siciliano si tiene nelle ridente cittadina di Piana degli Albanesi, un caratteristico borgo della provincia di Palermo.

Proprio qui ogni primavera si celebra il dolce di pasticceria che mette d’accordo tutti, ma proprio tutti, i siciliani! Per finire, non possiamo non menzionare le panelle palermitane – tipiche frittatine a base di farina di ceci che si consumano solitamente per strada, ancora calde (sono considerate uno street-food, utilizzate anche per farcire morbidi panini di sesamo) – e il famosissimo pistacchio di Bronte, con cui si realizza anche dell’ottimo pesto non meno gustoso di quello ligure, perfetto per condire un piatto di spaghetti. La sagra del pistacchio DOC si tiene ovviamente a Bronte, paese di circa 20mila anime in provincia di Catania, ogni settembre da una trentina d’anni a questa parte.

 

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