Spiagge dal mare limpido, borghi incantevoli, città ricche di storia, isole tranquille, panorami mozzafiato e cibo spettacolare: la Sicilia è sicuramente una delle mete più amate dagli Italiani e non solo, sicuramente nei periodi estivi.
Ma quali città visitare? Agrigento, Catania, Ragusa, Trapani, Caltanissetta, Messina, Palermo, c’è davvero l’imbarazzo della scelta.
Sembra che quest’anno il duello più acceso è animato proprio da queste due ultime compagini, che andremo ora a descrivervi, anche se tuttavia è davvero difficile propendere per una località a discapito dell’altra.
Un primo consiglio da dare è sicuramente quello di studiarsi un iter ad hoc con l’intento di visitare almeno più di una città, ma ciononostante bisogna dire che non basterebbe una sola vacanza per poter ammirare tutti gli scorci che la regione ha da offrire.
Palermo
Storico capoluogo della regione più grande d’Italia, la città di stampo arabo-normanna è davvero meravigliosa.
Proprio per questo il suo centro storico è stato dichiarato patrimonio dell’Unesco nel 2015.
Centro storico di cui ne fa sicuramente parte la Cattedrale di Palermo, che possiamo dire sia una sorta di concentrato della storia cittadina: fu prima una basilica paleocristiana che poi, proprio a causa del presidio arabo, divenne moschea per poi tornare chiesa quando poi i Normanni ripresero il controllo.
Tutto questo ha portato ad una combinazione di stili ancora visibile in alcune zone della Cattedrale, nelle cui profondità sono conservate la tomba della patrona Santa Rosalia ed il sarcofago di Federico II.
Di fronte al palazzo del comune poi si trova la Fontana Pretoria, definita anche “della vergogna” a causa della presenza di statue senza vestiti, che ritraggono varie figure divine ed esseri mitologici. Realizzata da Francesco Camillani, questa fontana era inizialmente destinata ad un giardino fiorentino ma fu poi acquistata dal Senato di Palermo. Durante il trasporto questa fontana fu danneggiata.
Palermo è altresì la capitale italiana dello street food, con i suoi crocchè e le sue arancine, oltre alla famosa “meusa” (un panino con la milza), gli “sfincioni” (soffici focacce con pomodori e caciocavallo), gli “stigghioni” (interiora di vitello) e le “panelle” (schiacciatine fritte fatte con ceci e farina).
Da questi prodotti trasuda tutta la cultura di questo fantastico popolo, influenzato nel tempo dai francesi, gli spagnoli e gli arabi.
In ultimo non può mancare la spiaggia di tutti i palermitani, la spiaggia di Mondello. Mare limpido, sabbia chiarissima, vialoni costellati da alberi e molti locali in cui rilassarsi: assolutamente da visitare.
Messina
Similmente il discorso vale anche per la città di Messina, storica rivale della già citata Palermo che in passato le contese anche il titolo di capoluogo. “Messana, nobile Siciliae Caput” recitavano addirittura i latini.
Anche in questo caso partiamo col consigliarvi il Duomo di Messina e la Piazza Duomo in generale, arricchita dalla presenza della Fontana di Orione e dell’Orologio Astronomico.
Il Duomo deve il suo nome a Santa Maria e fu eretto nel 500 d.C e divenne anch’esso una moschea a causa della presenza degli arabi nel territorio tra il 1000 ed il 1200 d.C e fu danneggiata poi nel 1908 dal famoso terremoto che colpì la città. Fu restaurata nel 1920 ma poi vittima di un incendio durante la seconda guerra mondiale. Riaperta poi al pubblico dopo una veloce ricostruzione, divenne Basilica con Papa Pio XII.
Altro luogo da visitare è sicuramente il Sacrario Cristo Re, imponente e visibile anche dallo stretto di Messina. Dentro di esso sono conservati i resti di quasi 1300 cittadini che persero la vita durante la II grande guerra. Incantevole è il panorama che può essere osservato dalla sommità di questa struttura, che permette così di vedere il porto della città e parte della stessa.
Da citare anche la famosa Galleria Vittorio Emauele III, dove sono presenti negozi, ed il Teatro Vittorio Emanuele II, costruito intorno al 1850, il più grande dell’intera isola siciliana.
Nei pressi di Messina sono inoltre presenti molte località balneari, ma la più famosa tra queste è sicuramente Giardini Naxos, dove si può trovare una straordinaria baia dall’acqua limpidissima protetta da verdi colline. Qui sono conservati anche alcuni dei monumenti più belli della nazione, tra cui la Nike e la porta di Naxos.
Non può mancare anche l’importante contributo culinario del posto: a Messina potrete assaggiare il famoso “Pitone” (o “Pidone”) messinese, le focacce, i saporiti arancini ed anche un dolce chiamato “pignolata messinese”.
Insomma, l’estate 2020 si preannuncia molto interessante se la si vuole spendere a visitare le meraviglie che offre questa incantevole isola. La decisione quindi la lasciamo a voi, ma l’imbarazzo della scelta è davvero grande.