L’arte della pasticceria ed i suoi cambiamenti.

Il modo di preparazione dei dolci da pasticceria e delle torte in genere si è evoluto negli anni, ed è giusto sia così, poiché si è dato agio di aumentare il valore dei dolciumi anche grazie alla tecnologia.

Non dimentichiamo, che le attrezzature innovative e di ultima generazione hanno avuto un ruolo basilare nell’evoluzione delle tecniche pasticcere.
Tuttavia, le nuove metodiche di realizzazione dei dolci, anche se ampiamente apprezzate dai consumatori, non sembrano scalfire minimamente quelle che sono le tradizioni popolari, specialmente se riguardano le ricette di famiglia, gelosamente tramandate da madre in figlia.

Per ciò che concerne la classica realizzazione della torta di mele delle nostre nonne, la preparazione rimane quasi intoccabile ed ogni famiglia conserva una propria ricetta e non viene turbato il connubio tra il cambiamento di stile di vita e l’artigianalità delle nostre ave, che nel preparare le classiche torte ci mettevano addirittura un pizzico d’arte.

Un dolce classico, ottimo come dessert ma anche per colazione

Le origini della torta di mele.

La torta di mele ha origini davvero antiche e si parla di preparazioni in epoche dove non esistevano nemmeno i frigoriferi.
L’Italia sembra abbia ‘rubato’ la ricetta agli anglosassoni che preparavano questa delizia durante la colonizzazione delle Americhe .

Ma non si trattava del classico dolce soffice tradizionale preparato nelle festività o per colazione, così come lo realizzavano le nostre simpatiche vecchiette, ma di Apple pie o strudel.
Una volta che questa preparazione è stata opportunamente cambiata nel nostro paese, tale è rimasta anche ai nostri giorni e non si è mai verificato che un ospite abbia rifiutato una fettina di torta di mele, simbolo della convivialità, dell’affetto familiare e del focolare domestico.

La torta di mele classica, un esempio per la famiglia

I consigli della nonna.

La torta di mele classica è uno di quei dessert irrinunciabili e che non può assolutamente mancare sulle nostre tavole domenicali, specialmente se le nonne sono ancora in grado di prepararle.
Sono loro infatti, che ci mettono passione nel creare questo dolce di antica memoria e lo realizzano semplicemente, con ingredienti sani e genuini e aggiungendo, se lo ritengono necessario, un buon mezzo bicchiere di vino casereccio bianco dal sapore dolciastro.

Il loro segreto principale sta nel lavorare gli ingredienti assolutamente a temperatura ambiente e rigorosamente a mano, solo con le classiche fruste.
Per un tempo che sembra interminabile, uova, zucchero e burro, vengono montati come fosse crema e diventano spumosi alla pari di un trattamento con planetarie o robot da cucina.

Ma le mani delle nonne sono magiche e le dolci signore tengono a precisare che la morbidezza della torta di mele si evince proprio dal fatto che la lavorazione è lunga ed accurata.

Sul piano di lavoro delle vecchiette con i grembiuli candidi che profumano di bucato, non esistono attrezzi moderni ed innovativi ma solo mestoli di legno, setacci per la farina e ciotole possibilmente di coccio, dove amalgamare gli ingredienti con costanza ed amore.

È vero che la bontà della torta di mele dipende dalla freschezza di uova, frutta e latte, ma bisogna ammettere che è l’amore quello che tiene legati tutti gli elementi e quando un dolce viene preparato pensando ai propri figli o ai nipotini, il risultato finale sarà una vera e propria opera d’arte.

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